Cerca soluzioni, condividi esperienze, chiedi un consiglio alla Community TIM
@Lorenzo79ha scritto:Buondì,
sempre in merito al recesso per modifica condizioni contrattuali:
vedo che il contratto prevede un Contributo di disattivazione in caso di cessazione linea FIBRA Ottica pari a € 99,00. Questo contributo va comunque pagato o no?
Per il modem è chiaro che se in vendita abbinata va saldato, a rate o unica soluzione
grazie
No, se recedi per modifiche unilaterali del contratto non devi pagare neanche il contributo di disattivazione.
Ti ringrazio, ma è confermato quello che dici?
te lo chiedo perchè dal 187 ho avuto due versioni l'una il contrario dell'altra.
Inoltre, quello che mi lascia perplesso è proprio la dicitura "contributo" e non "costo" o "penale"
qualcosa mi dice che troverò questo costo in fattura....
Lorenzo
@Lorenzo79ha scritto:Ti ringrazio, ma è confermato quello che dici?
te lo chiedo perchè dal 187 ho avuto due versioni l'una il contrario dell'altra.
Inoltre, quello che mi lascia perplesso è proprio la dicitura "contributo" e non "costo" o "penale"
qualcosa mi dice che troverò questo costo in fattura....
Lorenzo
"Ti ricordiamo che tale passaggio alla fatturazione mensile è frutto dell'adeguamento di TIM alla Legge n.172/17 del 4 dicembre 2017 che impone a tutti gli operatori telefonici l'introduzione dei cicli di fatturazione mensili e che questa modifica non comporta alcun aumento di spesa annua. È prevista la facoltà di recesso senza costi entro il 31 marzo 2018 inviando una comunicazione scritta alla Casella Postale 111 00054 Fiumicino (Roma) o via fax al numero 800.000.187."
Questo è quanto c'è scritto sul sito tim.it
AGCOM ha appena pubbicato la diffica a TIM a causa del mancato rispetto delle varie normative e per la poca chiarezza con la quale ha comunicato la rimodulazione:
la Società non ha provveduto a informare gli utenti, con
almeno due mesi di anticipo e attraverso tutti i canali di comunicazione previsti dalla
disciplina vigente, circa l’effettiva portata delle imminenti modifiche dei contratti in
essere, rendendo poco agevole la comprensione dei prezzi dei servizi e le modalità
prescelte per ripristinare il rinnovo delle offerte su base mensile. D’altra parte, la
comunicazione in questione appare lacunosa e non trasparente nella misura in cui si limita
a dare ampio risalto (anche grafico) alla invarianza della spesa annuale, a discapito
dell’effettiva variazione dei costi delle offerte su base mensile. Effetto amplificato dalla
mancata indicazione, anche nelle comunicazioni individuali inoltrate, del nuovo prezzo
in valore assoluto e dell’eventuale rideterminazione dei contenuti fruibili (ad esempio,
per la telefonia mobile, la variazione dei volumi di traffico voce, SMS e dati su base
mensile e non quadrisettimanale). Elementi, questi, fondamentali per consentire all’utente
di comparare l’offerta con le altre presenti sul mercato e così decidere consapevolmente
se sciogliere o mantenere il rapporto contrattuale in essere.
In relazione all’esercizio del diritto di recesso garantito in caso di modifica
unilaterale delle condizioni contrattuali, l’articolo 70, comma 4, del Codice prevede che
esso avvenga “senza penali né costi di disattivazione”. Ebbene, sul punto nelle
comunicazioni di TIM si forniscono all’utente informazioni fuorvianti o, comunque,
parziali: mentre nella comunicazione pubblicata sul sito e relativa alla telefonia mobile si
fa riferimento alla facoltà di recedere “senza penali e senza costi di disattivazione”, in
quella relativa alla telefonia fissa si usa unicamente la formula “senza costi”. Parimenti,
per le comunicazioni individuali, l’SMS inviato agli utenti contiene la formula “senza
penali”, mentre nella comunicazione in fattura per i clienti di telefonia fissa si utilizza la
locuzione generica “senza costi”.
La confusione ingenerata dalle comunicazioni di TIM con riferimento alle
conseguenze del recesso viene ulteriormente accresciuta dalle informazioni rese in caso
di presenza di pagamenti rateali. Se, da un lato, nella comunicazione sul sito relativa alla
telefonia mobile si specifica che essa riguarda i casi in cui “sia associato un contratto
per l’acquisto di un prodotto con pagamento rateizzato (ad esempio telefono, tablet, etc)
oppure sia attiva una offerta con promozione”, dall’altro, nelle altre comunicazioni, ci si
riferisce soltanto a generici “pagamenti rateali in corso” e anzi, nella comunicazione
individuale per la telefonia mobile, non si rinviene alcun riferimento diretto a tale profilo
contrattuale.
Eppure la questione non è di poco conto per l’utente, considerato che solo nel caso
in cui le rate siano conseguenti all’acquisto di un telefono o di un tablet l’utente è tenuto
a continuare a pagarle. Sono da escludere, invece, le rate legate al pagamento di eventuali
canoni connessi all’utilizzo di un modem o di altri apparecchi forniti dall’operatore, di
sconti promozionali o di costi di attivazione.
Diversamente, infatti, si avrebbe una illegittima compressione del diritto di recesso
e si addosserebbero in capo all’utente i costi conseguenti a una scelta determinata
unicamente dalla modifica unilaterale decisa dall’operatore."
e anche:
"
Come emerso in sede istruttoria, nelle informative rese ai clienti in occasione delle
rimodulazioni decorrenti dal 5 marzo e 1 aprile 2018, TIMha comunicato esclusivamente
la possibilità di esercitare il recesso attraverso la comunicazione scritta da inviare via
posta o via fax, sebbene la Società preveda in linea generale, per la clientela consumer, il
recesso anche tramite canale telematico (web form) e, a partire dal mese di gennaio 2018,
tramite recesso telefonico e posta elettronica certificata.
Peraltro, le modalità per esercitare il diritto di recesso devono essere esplicitate per
intero nelle comunicazioni individuali, senza ricorrere a rinvii generici che
costringerebbero l’utente a rivolgersi al call center oppure a dover rintracciare l’apposita
pagina eventualmente presente sul sito aziendale. Ciò anche al fine di prestare la miglior
tutela nei confronti di quegli utenti che non dispongono della necessaria connessione a
internet.
Inoltre, si rileva che, tra le forme utilizzabili dagli utenti al momento
dell’attivazione o dell’adesione al contratto, TIM ha comunicato all’Autorità anche la
sottoscrizione della modulistica contrattuale presso i negozi “sociali” o i punti vendita,
nonché il canale telefonico (per tali modalità il perfezionamento del contratto si verifica
al momento della spedizione della SIM e della documentazione contrattuale al domicilio
del cliente), che però ad oggi non risultano essere utilizzabili dagli utenti per esercitare il
loro diritto di recesso. Ciò in violazione del richiamato art. 1, comma 3-bis, del decreto
legge n. 7/2007, come modificato dalla “Legge annuale per la concorrenza e il mercato”"
@ciaodomha scritto:
In relazione all’esercizio del diritto di recesso garantito in caso di modifica
unilaterale delle condizioni contrattuali, l’articolo 70, comma 4, del Codice prevede che
esso avvenga “senza penali né costi di disattivazione”. Ebbene, sul punto nelle
comunicazioni di TIM si forniscono all’utente informazioni fuorvianti o, comunque,
parziali: mentre nella comunicazione pubblicata sul sito e relativa alla telefonia mobile si
fa riferimento alla facoltà di recedere “senza penali e senza costi di disattivazione”, in
quella relativa alla telefonia fissa si usa unicamente la formula “senza costi”. Parimenti,
per le comunicazioni individuali, l’SMS inviato agli utenti contiene la formula “senza
penali”, mentre nella comunicazione in fattura per i clienti di telefonia fissa si utilizza la
locuzione generica “senza costi”.
Era esattamente quello a cui mi riferivo. La spesa di 99 euro in caso di cessazione Fibra viene indicata come "contributo"
Era mio interesse capire se si giocava con le parole.....
Non sono un avvocato, ma dalle informazioni che fornisce TIM in un ipotetico tribunale ne uscirebbe tutto e il contrario di tutto.
E quindi come si procederà conseguentemente a questa diffida da parte dell'Agcom?
Sarà quindi possibile recedere senza nessun costo e restituendo il modem fibra senza pagare nessun'altra rata?
Troppo corretto e pulito per essere vero
@simonegiorgio94ha scritto:E quindi come si procederà conseguentemente a questa diffida da parte dell'Agcom?
Sarà quindi possibile recedere senza nessun costo e restituendo il modem fibra senza pagare nessun'altra rata?
Troppo corretto e pulito per essere vero
ciao, non sarà facile perché TIM dirà che il modem lo stai comprando a rate e quindi è tuo.
Io farei comunque di tutto per restituirglielo senza pagare le rate residue per diversi motivi:
1. l'obbligo di acquisto di un dispositivo è contrario al regolamento europeo 2015/2120 che stabilisce la libertà di scelta del modem
2. che la pratica di TIM, e di altri operatori, di imporre l'acquisto di un modem, per di piu' a un prezzo esagerato, impedisce di fatto la disdetta senza costi per il cliente, perche' è costretto a continuare a pagare un dispositivo configurato e brandizzato per la rete TIM e che difficilmente utilizzerà con un altro gestore perche' probabilmente gliene verra' consegnato un altro...
3. che forse la vendita abbinata non è conforme alla normativa sulle vendite abbinate
Io oltre a comunicare a TIM l'intenzione di disdire e riconsegnare il modem farei una segnalazione ad AGCOM (ci vogliono 15 minuti) https://www.agcom.it/299 e all'Antitrust (altri 15 minuti) http://www.agcm.it/consumatore/55-tutela-consumatore/contact-center/5616-come-segnalare.html
In effetti l'unica cosa che mi "trattiene" è proprio il dover pagare per intero questo modem che, anche se volessi riabbonarmi a Tim non potrei utilizzare perchè obbligato a prendere uno nuovo con il nuovo contratto.
A cosa può servire denunciare la cosa al Agcom se ha già fatto una diffida a riguardo?
Non c'è modo di avere una sentenza "suprema" e la certezza di non doverlo continuare a pagare prima di fare disdetta?
Salve
grazie ad AGCOM finalmente si passa a fatturazione mensile ,quindi adesso si pagheranno le 12 mensilità e non più 13 come prima , ma mi spiegate perchè la TIM aumenta i costi per mensilità? Inoltre la mia domanda è , IO NON VEDO DA NESSUNA PARTE SUL CONTRATTO CHE SPECIFICA CHE IL CONTRATTO PUò ESSERE MODIFICATO PER AUMENTO DI SPESE, come bisogna fare in questi casi? sembra che ti obbligano a disdire il servizio.
Ottimo..grande!Tienici aggiornati allora perchè pagare 187Euro per un modem non sfruttabile con altri operatori è assurdo!
Come diceva, più persone segnalano la cosa meglio è.
Però rileggendo attentamente il contratto stipulato ho trovato questa parte:
Articolo 12 - Opzione di acquisto dei prodotti
Il Cliente che recede dal Servizio e detiene un modem e/o un eventuale terminazione di rete ottica “ONT” presente solo su tecnologia FTTH, in noleggio o in comodato,
associati al Servizio stesso (di seguito “Prodotti”), sarà tenuto a restituire gli stessi entro 30 giorni dalla data in cui ha comunicato di voler recedere, all’indirizzo fornito dal
Servizio Clienti linea fissa 187 o consultabile sul sito, tramite corriere o pacco postale, comunicandone la spedizione al Servizio Clienti linea fissa 187.
Alternativamente, il Cliente può esercitare l’opzione d’acquisto dei Prodotti che ha avuto in uso pagando a TIM il prezzo indicato nelle Condizioni Economiche, mediante
addebito sulla Fattura TIM associata alla sua Linea Telefonica. La mancata restituzione dei Prodotti entro i termini sopra previsti sarà considerata a tutti gli effetti come
esercizio dell’opzione di acquisto. Detto acquisto -che produce il trasferimento della proprietà senza incorrere in alcuna penale- si perfezionerà con l'emissione della relativa
fattura di vendita da parte di TIM.
Dov'è quindi il problema della restituzione del modem?
@ciaodomha scritto:
Il problema è che nell’ultima versione delle offerte Tim il modem non è né in comodato né in noleggio. Tim obbliga i clienti a comprare il modem a rate. Io farei comunque di tutto per evitare di pagare visto che non dovrebbero imporre l’acquisto del modem
Mi sono informato meglio ed effettivamente è come dici tu, è una vera e propria ladrata.
Ho però trovato questo spezzone di articolo:
Quanto ai cittadini che decidono di cambiare operatore e non vogliono pagare in un’unica soluzione le rate mancanti per il modem, Cardani sottolinea che “basta restituirlo”, annunciando che “su questo potrebbero esserci presto delle novità”
Girando qui nelle discussioni a riguardo ho visto che tu verso Novembre sei andato via corecom per restituire il modem a spese loro e senza costi. Come è andata?
@ciaodomha scritto:
Sono andato in definizione aspetto la decisione del Corecom. L’udienza per tentare un accordo c’è stata a novembre. Tim non ha nemmeno provato ad accordarsi
Ma tutto ciò per te utente finale è gratuito? Basta fare richiesta al Corecom con quel modello e vanno avanti loro?
Che poi io se mi avessero attivato la SMART FIBRA EDITION a 29 euro/4 settimane fissi per sempre come da me richiesto, neanche avrei motivo di disdire perchè mi trovo bene con internet, invece hanno deciso di attivarmi la SMART con OPZIONE VOCE gratis per un anno (senza averla richiesta, il telefono di casa io non lo uso).
Purtroppo ho fatto tutto via telefono e non mi ritrovo uno straccio di prova.
Inutile dire quante chiamate ho fatto ai call center per dire che avevo attivato la fibra edition, ma loro mi tranquillizzavano dicendo che l'opzione voce la posso rimuovere quando voglio dal 12° mese, invece ora informandomi online sto vedendo che non è possibile rimanere senza un'opzione aggiuntiva di 10 euro.
Ma questa è un'altra storia
la registrazione del contratto che ho fatto via telefono , la sì può richiedere direttamente chiamando il 187 o tramite avvocato?
buonasera, leggo sulla mia fattura che quindi voi aumenterete il mio canone dell8,6% (operazione gia fatta incostituzionalmente gia alcuni mesi fa).posso quindi rescindere dal contratto senza dover pagare penali?
grazie della cortese risposta
Buongiorno,ho provveduto a contattare il corecom riguardo a dover continuare a pagare le rate del modem dopo il recesso,attendo una loro risposta.
@loredana1ha scritto:Buongiorno,ho provveduto a contattare il corecom riguardo a dover continuare a pagare le rate del modem dopo il recesso,attendo una loro risposta.
Bene!
oggi ho ricevuto la risposta dal corecom,dopo la mia segnalazione,mi invitano a compilare il modulo per conciliare
Telecom Italia 2012 - P.IVA 00488410010